Fabio Pisani, cucinare con il cuore

Fabio Pisani, cucinare con il cuore

La cucina non è solo mente, la cucina è anche anima. A raccontarlo sono i piatti del pugliese Fabio Pisani, executive chef del celebre ristorante milanese “Il luogo di Aimo e Nadia”, 2 stelle Michelin.

 

Determinato e curioso ne ha fatta di strada, Fabio, in quella che era ed è ancora oggi la sua grande passione, la cucina. Partito da Molfetta lo chef pugliese ha fatto tappa a Londra e a Parigi prima di tornare in Italia e, carico di esperienza, entusiasmo e tenacia, esprimere al meglio l’amore per la gastronomia italiana.

 

Porta in tavola il cuore Fabio, insieme all’estro e alle eccellenze del nostro territorio. Trasmette emozioni e diffonde cultura. Proprio come ha fatto in occasione del corso “Alta Ristorazione con Gusto e Armonia” organizzato da Eccelsa. Un corso di specializzazione, per professionisti del settore enogastronomico, durante il quale il famoso chef ha parlato di passione e ricerca della qualità, ingredienti fondamentali di una ristorazione che esalti il gusto italiano. “Diffondo un modo di operare, una mentalità, riguardo la ricerca dei prodotti da mettere nel piatto.” – racconta Fabio – “Motivo a scegliere accuratamente le materie prime. Trasmetto cura, ricerca e valorizzo un territorio, la Puglia, attraverso i suoi prodotti”.

 

La cucina di Fabio Pisani

Ricerca delle eccellenze e valorizzazione dei prodotti italiani. Creatività, passione e curiosità. Tradizione e innovazione. Tecnica e gusto. Sono questi gli ingredienti che esaltano la cucina di Fabio Pisani.

“La mia cucina” – dice il nostro chef – “è studiata, segue una logica. È una cucina con una base di italianità alla quale aggiungo un tocco di contemporaneità, senza mai trascurare il gusto, elemento chiave e imprescindibile per me. È una cucina caratterizzata dall’armonia, espressa a pieno titolo nel gusto che si ritrova nel piatto”.

 

Gli ingredienti del successo

Ambasciatore della gastronomia italiana nel mondo, Fabio Pisani ha raggiunto i suoi obiettivi attuali con tenaciapassione e tanta gavetta, in Italia e all’estero.

Le esperienze a Parigi e a Londra hanno formato lo chef pugliese nella tecnica e nel modo di fare. “Sono andato all’estero quando avevo 19 anni. – racconta Fabio – A contatto con grandi chef ho appreso non solo le basi della cucina ma anche, e soprattutto, la filosofia e la mentalità”.

 

Alla tecnica e al modo di operare appresi oltre i confini nazionali lo chef pugliese ha aggiunto il cuore, l’entusiasmo, l’orgoglio italiano e la forza della squadra. Perché insieme si costruisce il futuro e, come ci ricorda Fabio, “Siamo un team, io e Alessandro Negrini, - anche lui executive chef de “Il luogo di Aimo e Nadia – in continua attività. Crediamo nella condivisione, nell’importanza del lavoro di squadra per raggiungere traguardi sempre più importanti. Perché da soli non si va da nessuna parte”.

 

Scritto da IstEccelsa